Per le giovani coppie, anche conviventi, uno sconto del 50% sui mobili
Il Ddl di Stabilità 2016, oltre a prevedere la proroga al 31 dicembre 2016 del bonus generale del 50% sull’acquisto (nel limite di 10.000,00 euro di spesa) dei mobili e dei grandi elettrodomestici (sempre finalizzati ad arredare le abitazioni ristrutturate e per le quali si beneficia, dopo il 26 giugno 2012, del relativo incentivo IRPEF del 50%), introduce una nuova detrazione IRPEF del 50% per le “giovani coppie” per l’acquisto di mobili (non per i grandi elettrodomestici) ad arredo dell’unità immobiliare, acquistata dagli stessi e “da adibire ad abitazione principale”.
Il limite delle spese agevolabili è di 16.000,00 euro, quindi, la detrazione IRPEF massima sarà di 8.000,00 euro. Questa dovrà essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Le spese dovranno essere sostenute, cioè pagate, nel 2016.
Relativamente all’ambito soggettivo, le giovani coppie devono, prima del pagamento della spesa (anche il giorno prima):
- costituire un nucleo familiare composto di coniugi, ovvero risultare conviventi da almeno tre anni;
- dimostrare di non aver superato, almeno con riferimento a uno dei due componenti, i 35 anni di età.
A differenza di quanto avviene per l’altro bonus mobili e grandi elettrodomestici – dove è necessario effettuare prima i lavori edili e beneficiare della relativa agevolazione -, per il nuovo bonus mobili (non elettrodomestici) è necessario che gli acquisti siano finalizzati ad arredare un’unità immobiliare acquistata dalla giovane coppia anche per quote non uguali, e che questa sia da adibire ad abitazione principale (non è indicato un termine entro cui rispettare quest’ultimo requisito).
Anche se per “abitazione principale” si intende quella nella quale la persona fisica, che la possiede a titolo di proprietà o altro diritto reale, o i suoi familiari dimorano abitualmente (articolo 10, comma 3-bis, TUIR), si ritiene che siano agevolate solo le unità immobiliari, acquistate da entrambi i componenti la giovane coppia, in quanto la norma parla di “acquirenti di unità immobiliari”.