Da oggi sono disponibili in visura catastale, insieme agli elementi identificativi e di classamento, anche la superficie catastale e i metri quadrati ai fini della TARI.
Grazie all’adeguamento delle procedure, la superficie, finora visibile solo nelle applicazioni degli uffici, entra a pieno titolo nei documenti a disposizione dei proprietari.
D’ora in avanti, nelle visure sarà indicata anche la superficie ai fini TARI, che permetterà ai cittadini di verificare i dati utilizzati dai Comuni per il calcolo della tassa rifiuti.
La superficie nella visura catastale
Per le unità immobiliari urbane a destinazione ordinaria, censite in catasto nelle categorie dei gruppi “A”, “B” e “C” e corredate di planimetria, sarà riportata in visura la superficie catastale, calcolata ai sensi del DPR 138/1998.
La superficie si aggiunge alle informazioni già presenti, dai dati identificativi dell’immobile e del classamento (comune, sezione urbana, foglio, particella, subalterno, zona censuaria, categoria, classe, vani e rendita catastali).
Metratura per il calcolo della TARI
I proprietari di immobili hanno da oggi la possibilità di verificare la base imponibile ai fini della TARI (tributo comunale sui rifiuti istituito con la legge di stabilità 2014), in quanto sarà disponibile in visura sia la superficie complessiva, sia la superficie al netto di balconi, terrazzi e aree scoperte pertinenziali e accessorie, per il calcolo della TARI.
Immobili senza planimetria
Costituiscono un capitolo a parte gli immobili che presentano superfici ritenute “incoerenti” (in quanto il dato non rispetta gli standard definiti, pari circa al 5% del totale), per i quali inizialmente non verrà inserita la metratura, sino a che l’Agenzia delle Entrate avrà posto termine alle attività di verifica dell’Agenzia, nell’ambito delle procedure di allineamento delle banche dati.
Per le unità immobiliari urbane non dotate di planimetria è comunque possibile presentare una dichiarazione di aggiornamento catastale, con procedura DOCFA.