La riforma fiscale disposta dal D.Lgs 139/2024 è intervenuta anche sul Testo Unico 346/1990 (TUS) introducendo il principio di autoliquidazione per l’imposta sulle successioni, attualmente limitato alle sole imposte ipotecaria, catastale, di bollo ed alle tasse ipotecarie.
Dal 1° gennaio 2025 sarà necessario pagare (anche) l’imposta di successione, senza dover attendere la sua quantificazione da parte dell’Agenzia delle entrate mediante ricezione dell’avviso di liquidazione.
A seguito della Riforma, i soggetti obbligati al pagamento dovranno autoliquidare:
- al momento dell’invio telematico della dichiarazione, le imposte ipo-catastali, imposta di bollo e tasse ipotecarie (esattamente come in passato);
- entro 90 giorni dal termine di presentazione della dichiarazione stessa, l’imposta di successione, nella misura auto-calcolata in base alla dichiarazione di successione.
- Per importi significativi il termine di 90 giorni può essere esteso fino a massimo un anno dalla data del decesso, con pagamenti rateali (la dilazione non è ammessa per importi inferiori a 1.000,00 euro).
Se l’Agenzia delle Entrate dovesse riscontrare errori nell’autoliquidazione emetterà un avviso di liquidazione della maggiore imposta, unitamente ad una sanzione amministrativa.